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European Fleet Emission Monitor 2024: lo studio Alphabet rivela un significativo impatto ecologico delle flotte sostenibili
MONACO 07/05/2024 – Di fronte all’evoluzione delle regolamentazioni ambientali, il 64% delle aziende europee considera la sostenibilità della propria flotta come un obiettivo strategico, con il 62% che aspira a una completa elettrificazione. Tuttavia, il secondo European Fleet Emission Monitor (EFEM) Alphabet rivela una discrepanza: un numero significativo di fleet managers presenta una consapevolezza limitata o ritiene irrilevante la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) nei propri piani di sostenibilità, rivelando una lacuna nella consapevolezza sulle normative. Questi risultati, derivanti dalle risposte di più di 1.000 fleet managers in 12 paesi europei, sottolineano la complessità che le aziende devono affrontare, dagli ostacoli alla trasformazione digitale alle sfide relative all’adozione della mobilità elettrica, mettendo in discussione la loro disponibilità ad allinearsi agli standard normativi per gli obiettivi ambientali.
Entro il 2026, circa 49.000 aziende europee saranno impattate dalla Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD). Già a partire da quest’anno, le aziende più grandi dovranno redigere un report di sostenibilità e rendere noto in che modo gli aspetti di governance ambientale, sociale ed etica influenzano il cambiamento climatico. I risultati dell’EFEM rivelano, tuttavia, una sorprendente discrepanza: il 56% delle aziende rimane indifferente alla CSRD e alla spinta che quest’ultima provoca verso una trasformazione sostenibile della flotta. “La transizione verso una flotta a zero emissioni di carbonio è un processo impegnativo e graduale, non un passaggio da un giorno all’altro”, afferma Markus Deusing, CEO di Alphabet International. “In base alla CSRD, le aziende sono ora obbligate a rendicontare i propri progressi, ma molte continuano a sottovalutare l’impegno necessario per ridurre al minimo le emissioni di CO2 nel percorso verso l’elettrificazione”.
Diminuire le emissioni: il monitoraggio costante guida la riduzione della CO2
In linea con la svolta verde del 2023, lo studio condotto evidenzia che la metà delle aziende è attualmente impegnata a ridurre le emissioni dei propri veicoli. L’andamento è positivo: le aziende che monitorano i propri obiettivi relativi alle emissioni sono pari al 42%, con un aumento del 5% rispetto allo scorso anno. Tra queste, il 35% mantiene le emissioni di CO2 sotto i 100 g/km. Sebbene il 44% si mantenga ancora al di sopra di questo limite, il calo del 6% registrato rispetto ai dati dello scorso anno è segno di un progresso lento ma continuo. “Questi risultati dimostrano che con un monitoraggio costante, le aziende possono effettivamente ottenere una riduzione delle emissioni di gas serra della loro flotta”, spiega Markus Deusing.
Il potenziale delle informazioni sulla flotta: i dati favoriscono la trasparenza
L’EFEM mette in luce l’importanza della trasparenza dei dati: poco più di un quinto delle aziende europee non è consapevole delle emissioni di CO2 della propria flotta. Sebbene alcuni tool dedicati alla gestione della flotta consentano alle aziende di colmare questa lacuna fornendo dati affidabili, molte aziende si trovano di fronte ad un bivio. “L’adozione di strumenti e piattaforme digitali rimane una sfida per molte aziende”, afferma Markus Deusing. Solo 3 gestori di flotte su 10 utilizzano attualmente tool per misurare e analizzare le emissioni di CO2. Deusing spiega ulteriormente: “Non utilizzando le informazioni acquisite dall’analisi dei dati, le aziende stanno trascurando un’occasione importante. Tali dati non sono solo fondamentali per migliorare i report sulla sostenibilità, ma anche per la definizione della car policy aziendale più adatta ed efficace.
Complessità e ostacoli: la sfida dell’elettrificazione per i fleet managers
Gli ultimi risultati mostrano tutta la complessità del cruciale percorso verso l’elettrificazione della flotta. Attualmente, il 62% delle aziende ritiene che la propria flotta possa diventare completamente elettrica in futuro, segnando una diminuzione di 7 punti percentuali rispetto al 2023. Questo cambiamento potrebbe essere dovuto al fatto che le aziende sottovalutano la complessità intrinseca della transizione. Il 44% dei fleet managers intervistati dichiara di sentirsi non sufficientemente o poco informato sui temi della mobilità elettrica. Le sfide relative all’adozione dei veicoli elettrici includono ancora le infrastrutture di ricarica e un’autonomia presumibilmente insufficiente.
“Comprendendo le complessità che i nostri clienti devono affrontare nell’elettrificazione della flotta, Alphabet si impegna a guidare ciascuno attraverso questa transizione attraverso soluzioni su misura e supporto strategico”, sottolinea Markus Deusing, CEO di Alphabet International.
Sfruttare l’innovazione per una maggiore riduzione delle emissioni
Il futuro che ci aspetta richiede molto più che essere semplicemente consapevoli delle emissioni della propria flotta. Entro il 2025, l’Unione Europea richiede che le imprese riducano costantemente le proprie emissioni di CO2. Markus Deusing sottolinea il ruolo fondamentale dell’innovazione in questo obiettivo: “Senza la digitalizzazione della gestione della flotta, l’elettrificazione e l’implementazione dell’intelligenza artificiale e del monitoraggio dei dati, non si raggiungeranno questi obiettivi e si supereranno le soglie stabilite. Noi di Alphabet stiamo sviluppando attivamente soluzioni all’avanguardia che possano consentire ai nostri clienti non solo di affrontare le sfide identificate dal nostro studio e di portare avanti gli obiettivi di sostenibilità, ma di semplificare la loro mobilità”.